L'ora della Brenda – #6. Netflix
- Brenda Lenoci
- 4 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Ciao a tutti e bentornati nella vostra pausa merenda preferita!
Spero stiate bene, al sicuro e in salute. È da un po’ che non ci sentiamo e sinceramente mi siete mancati, spero sia reciproco!
Dopo una piccola pausa, questa settimana torniamo alla grande con i consigli per Netflix. Sono veramente entusiasta di proporvi queste chicche, sono speciali! Mi piacerebbe sapere poi le vostre riflessioni a riguardo perché vorrei interagire un po’ di più con voi. Coraggio, non siate timidi!
Bando alle ciance, perciò… ANDIAMO A COMINCIARE!!
Oggi voglio svelarvi una miniserie veramente toccante: Unorthodox, tratta da una storia vera con la regia di Maria Schrader. L’ispirazione infatti è venuta dalla autobiografia di Deborah Feldman: The Scandalous Rejection of My Hasidic Roots, pubblicata nel 2012. Ogni dettaglio, in questa serie, ti sorprende e ti lascia ammutolito. La prima vera grande novità è che si tratta di un prodotto in yiddish. Infatti, racconta la storia di questa giovane donna facente parte di una comunità ebraica estremamente ortodossa che scappa da New York e da un matrimonio privo di amore per rifugiarsi a Berlino, dove la madre, scappata anch’essa da quella comunità, vive da anni con la sua compagna. Non voglio raccontarvi molto di più perché vorrei che le 4 puntate avessero su di voi lo stesso effetto che hanno avuto su di me: totale stordimento per essere venuta a conoscenza di che cosa significa far parte della comunità ebraica chassidica, delle loro ideologie e dell’uso del corpo femminile. Parlo di “uso” perché, nella serie, ci viene mostrato come la donna venga privata della sua identità, conformata ad un modello comune e usata solo per mettere al mondo bambini allo scopo di ridare la vita a tutte le vittime dell’Olocausto. Attraverso questa rappresentazione altamente personale, resterete scioccati ma al contempo sarete orgogliosi del coraggio della protagonista, Esty (meravigliosamente interpretata da Shira Haas), che ha avuto a soli 19 anni, senza istruzione e con un proprio sistema di conoscenze, mentre si farà strada in una Berlino che le consentirà per la prima volta di uscire dalla propria gabbia e mettere in piazza la sua emotività e vulnerabilità e questo attraverso il canto. "Lascerò andare il mio passato per poter vivere la mia vita" ha dichiarato la Feldman. "In modo che i miei nonni siano sopravvissuti per un motivo e non soltanto per farci soffrire.”

Come documentario voglio proporvi: Franca: Chaos and Creation (2016). Una dedica del figlio alla propria madre. Un viaggio attraverso la storia dell’impavida e storica direttrice di Vogue Italia, Franca Sozzani, che in 25 anni di carriera ha riscritto le regole non solo della moda, ma proprio del giornalismo. Rivoluzionaria e sicura, attraverso la sua delicatezza, fermezza e anche una buona dose di menefreghismo è diventata una icona. Si ripercorre la sua storia dalle origini, attraverso splendide immagini di repertorio. Una donna dalla figura esile riconoscibile grazie alla sua chioma di capelli dorati che racconta se stessa pienamente. Credo sia questa la forza del documentario, un vero e proprio dialogo tra madre e figlio, non privo di dolcezza o battibecchi. Autentico come la sua personalità. Si tratta ogni aspetto, dalla famiglia ai tanti amori, si perché è stata una donna che ha dato molto amore e per le regole del karma ne ha ricevuto altrettanto. È stata la prima ad alzare la voce contro la violenza sulle donne, sulla crisi ambientale, a dedicare una intera intervista alle donne di colore, turbando l’opinione pubblica e andando avanti lo stesso per la sua strada. Una vera e propria ispirazione.

Infine voglio consigliarvi un film passato in sordina: L’uomo senza gravità diretto da Marco Bonfanti con interpreti del calibro di Elio Germano e Silvia d’Amico. Forse sono troppo fan di Germano per accorgermi dei potenziali limiti di questa pellicola. Io l’ho trovata una favola delicata con protagonisti ingenui, provenienti dalla provincia, forse un po’ sciocchi ma veri, leali, che vorresti abbracciare per la loro bontà, qualità che oramai sembra essersi persa. il film parla di questo bambino volante, che sfugge alle regole della gravità e che la famiglia vuole proteggere a tutti i costi, infatti per diversi anni vivrà in casa senza poter uscire. Parliamo di un supereroe diverso dagli altri, che vuole disfarsi di questo potere per cercare di vivere una vita il più possibile “normale”, questo grazie anche ad una storia d’amore malinconica e commovente che impreziosirà questo racconto. Non voglio dire di più. Vorrei che mi faceste sapere la vostra opinione sul film per capire se sono l’unica ad averlo trovato così gradevole.

Bene, per questa settimana il mio compito è terminato. Ci vediamo lunedì prossimo con i miei consigli per Amazon Prime Video.
Buona merenda a tutti!
La vostra Brenda
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