L'ora della Brenda – #7. Amazon Prime Video
- Brenda Lenoci
- 11 mag 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Ciao a tutti e bentornati all’Ora della Brenda!
Come state? Spero bene e in salute. Ammetto che la primavera non è il mio periodo preferito dell’anno, ho sempre sonno e manca la voglia di fare qualsiasi cosa. Nonostante tutto eccomi qui, pronta a darvi i migliori consigli per Amazon Prime Video. Siete indispensabili per me, siete la marmellata sul mio pane! Le mie proposte di oggi rispecchiano un pò questa stagione, perciò spero che possiate goderne serenamente, pigramente accoccolati sui vostri divani.
ANDIAMO A COMINCIARE!
Il primo film che voglio suggerirvi è: Le ricette della signora Toku del 2015 con la regia di Naomi Kawase, tratto dall’omonimo libro di Durian Sukegawa che ho avuto la fortuna di leggere qualche anno addietro e di cui mi sono innamorata follemente. Questa favola giapponese narra le vicende di Sentaro, che gestisce una fragile pasticceria lontana dal traffico della caotica Tokyo. Il nostro protagonista appare tristemente appesantito dalla sua routine che prevede la preparazione di dolci giapponesi ripieni di una confettura di fagioli rossi. Non si preoccupa di renderli gradevoli, non ci mette impegno, è solo guidato da un forte senso di colpa che non gli permette di assaporare i piccoli piaceri dell’esistenza. Fortunatamente nella sua vita entrerà la signora Toku, che grazie alla sua tenera testardaggine, convincerà Sentaro ad assumerla nel suo negozio, in quanto era dubbioso a causa dell’età avanzata della donna. Lei gli insegnerà a produrre con le proprie mani una sublime confettura di fagioli, che egli stessa prepara da quasi tutta la vita. Questo insegnamento è alla base di tutto il significato di questa storia, poiché Toku lo istruirà alla calma, alla pazienza, alla gratitudine che si può provare assaporando il risultato di un lavoro ottenuto grazie alla lentezza, al rapporto di amicizia che si instaura con ogni singolo prodotto necessario alla realizzazione della confettura, di aprire la propria mente a ciò che la natura ha da offrirci. Tra i due si instaurerà uno dei legami più sinceri, quello dell’amicizia, un affetto che insegnerà a Sentaro a far fronte alle difficoltà della vita con audacia e senza perdere il grande potere della leggerezza. Spero tanto che grazie a questo film un po’ dello spirito di Toku entri in tutti noi, non dimenticando mai il suo sguardo di stupore e sorpresa sotto i ciliegi in fiore.

Il secondo film della settimana è: Bombshell una vera e propria novità che arriva su Amazon Prime senza passare dalla sala. La regia di Jay Roach ci narra dello scandalo che sotterrò Roger Ailes, storico responsabile di Fox News accusato di aver molestato diverse donne durante la sua carriera. Le tre protagoniste di questa storia sono Megyn Kelly, interpretata da Charlize Theron (irriconoscibile grazie ad un meraviglioso trucco che è valso una statuetta agli Oscar), colei che ha messo definitivamente con le spalle al muro Ailes, Gretchen Carlson, conduttrice licenziata per la sua vena fortemente femminista (e non solo), impersonata da Nicole Kidman; infine abbiamo Kayla Pospisil, personaggio fittizio, religiosa e molto ambiziosa, brillantemente interpretata da Margot Robbie. Film caratterizzato da una linearità senza grosse pretese, forse un pò vago per chi non ha conoscenza dei fatti raccontati. Ciò su cui fa leva è l’espressione dell’emotività di chi ha subito una molestia. Centrale nel film è il “colloquio” che avviene tra il personaggio di Margot Robbie e Roger Ailes. Vediamo una donna che vuole dimostrare, attraverso una parlantina decisamente dinamica, la propria intelligenza e i motivi per i quali si merita il posto di conduttrice alla Fox News. Quella a cui assistiamo è una violenza a distanza, subiamo tutto, come se fossimo noi le vittime di ciò che sta accadendo, rabbrividiamo dall’arroganza con cui Ailes chiede alla donna di fargli vedere le gambe, e l’insistenza con la quale gli chiede viscidamente di tirare sempre più sù la gonna, lo sguardo sbigottito di lei, incredula nell’assecondare ciò che Ailes gli stava “garbatamente” imponendo, il senso di colpa di lei, la sua vergogna, l’eccitazione di lui. Un film che vuole urlare allo scandalo che chissà quante donne subiscono ogni giorno. Necessario perché a volte urlare non basta!

La serie che voglio svelarvi oggi è: Mr. Robot (2015) ideata da Sam Esmail, composta da 4 stagioni con episodi generalmente della durata di un’ora. Sono costretta ad essere breve in questa descrizione. Sarò sincera con voi, nutro un forte amore nei confronti dell’attore protagonista, ovvero Rami Malek, e finirei per annoiarvi con le mie romantiche fantasticherie sui nostri viaggi in montagna e sui divertentissimi aneddoti che hanno portato alla scelta dei nomi dei nostri tre figli. Mi limiterò a sottolineare l’originalità che avvolge diversi aspetti di questa produzione. In questo drama-thriller il protagonista è Elliot Alderson, ingegnere informatico, sociofobico, depresso con deliri paranoici, hacker che impiega le sue capacità per stalkerare la vita privata di conoscenti e sconosciuti, elevandosi spesso al ruolo di giustiziere. Lungo la strada incontra Mr. Robot, anarchico-insurrezionalista, capo di un gruppo di “hacktivisti” il cui fine è quello di liberare l’umanità dai debiti con le banche e smascherare i corruttori che stanno abbattendo il pianeta terra. Dedicata a tutti gli “Elliot”.

Bene, per questa settimana il mio compito è terminato. Ci vediamo lunedì prossimo con i miei consigli per Rai Play.
Buona merenda a tutti!
La vostra Brenda
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