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Pull the ticket & enjoy! – #5.

  • Immagine del redattore: Erica Yvonne Terenziani
    Erica Yvonne Terenziani
  • 5 giu 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Bentornati cari lettori nella rubrica dove accettiamo consigli da una strana scatola chiamata What can I watch today? 100 great movies, qualsiasi film sia. Un cult imperdibile? Un capolavoro di nicchia? Lo scopriremo insieme.


Un'altra volta mi appresto a vedere un film dalla classificazione chill e per precisare meglio la dicitura "Comedy" del biglietto: questo è proprio uno School-movie. Un film che fino ad oggi non avevo mai avuto modo di vedere, fortunatamente però è da poco approdato sulla piattaforma streaming di Netflix. Sto parlando di The Breakfast Club, considerato un cult della filmografia anni '80, scritto e diretto da John Hughes. Il film, non uno dei più riusciti del regista (si ricordano suoi lavori come Mamma ho perso l'aereo o Miracolo sulla 34° strada), è però diventato uno dei manifesti dello school movie di quella generazione. Andiamo a capire perchè.


La trama, sicuramente non il punto forte del film come conferma il fatto che il regista abbia scritto il copione in soli due giorni, vede sei adolescenti dover passare il loro giorno libero nella biblioteca del loro liceo per punizioni di vario genere. Alla scarsità di avvenimenti si contrappongono le diversità che distinguono i ragazzi: una serie di stereotipi, il secchione, la ragazza popolare, l'atleta, la ragazza introversa e considerata "strana", e il bullo. Sarà quest'ultimo il primo a "dialogare" con gli altri, tra virgolette perchè più che un dialogo è proprio un'affronto nei loro confronti, una presa in giro tesa a colpire le loro insicurezze. Una critica ai loro comportamenti considerati ipocriti e che arriva a criticare la società stessa nella quale i ragazzi vivono, attualissima anche oggi. Hughes cerca l'immedesimazione del pubblico mettendo a nudo le insicurezze e l'interiorità dei ragazzi. La scena più significativa e improvvisata magistralmente dagli attori, è proprio il loro dialogo verso la fine del film, dove si aprono gli uni con gli altri, superando i pregiudizi nei confronti delle loro differenze e scoprendo attraverso questa amicizia ciò che conta davvero: non avere paura delle proprie angosce e disagi, che la generazione degli adulti sembra ormai aver dimenticato.


Per oggi è tutto ma questa rubrica ha cadenza bimensile (ogni due venerdì) quindi avrete il tempo, se vorrete, di recuperare o riguardare questi great movies che la scatola ci consiglia, mentre io vado a strappare il prossimo biglietto! Buona visione!



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