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Lilli e il Vagabondo live-action: una storia d'amore d'altri tempi

  • Immagine del redattore: Erica Yvonne Terenziani
    Erica Yvonne Terenziani
  • 31 mar 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 4 apr 2020

Uno dei contenuti originali Disney+ più attesi con il lancio della piattaforma in Italia era sicuramente il live-action del classico del 1955 Lilli e il Vagabondo.

Dopo remake come Cenerentola, La bella e la bestia, Aladdin, Il re leone e altri è arrivato il turno di questa tenera storia d'amore. Ed è proprio questo che si evince dal live-action, la trasposizione quasi del tutto "fedele", per usare le parole del film, del classico che tutti conosciamo.

Come da programma, il film si ambienta nella New Orleans dei primi del '900, dalle scenografie e costumi perfettamente realizzati e un'atmosfera nostalgica che consiglierei a tutti gli amanti dei film in costume come me. Il film non poteva che cominciare, dapprima disegnato a matita poi piano piano a dissolversi, con la carrellata in avanti, la notte di Natale, che si avvicina al civico 194, la casa di Tesoro e Gianni Caro.

Lilli e il Vagabondo (1955)
Lilli e il Vagabondo (2019)

Questo dettaglio del disegno a matita, che ritornerà anche sul finale del film, l'ho particolarmente apprezzato perchè riporta direttamente ai titoli di testa e di coda del classico degli anni '50.

Questo non è l'unico momento in cui il film non tradisce il cartone animato, ma non manca di aggiungere dettagli nuovi alla narrazione proprio come fa nell'approfondire il rapporto tra Lilli e Biagio attraverso diversi dialoghi. L'ho trovata una storia d'amore d'altri tempi, quasi all'antica, ma per niente noiosa. Una dolcezza che ben tutti ricordiamo dal classico, ma che, attraverso un realismo visivo tale sulle movenze e le espressioni dei protagonisti, rende questo film ancora più tenero.

In altri momenti del racconto però, il live-action interviene "smussando" gli angoli di alcune vicende, come quella tanto discussa dei due gatti siamesi, ora riarrangiata in una versione "politicamente corretta" dove le differenze di classe sono state cancellate. O ancora la figura di Tesoro (interpretata da Kiersey Clemons) che, a differenza del classico, è afroamericana.


"Il motivo per cui le fiabe vengono raccontate è perché

c’è sempre un modo per adattarle leggermente ai nostri tempi."

– Brigham Taylor, produttore di Lilli e il Vagabondo.


Ciò che colpisce è la continuità di stile che troviamo nelle canzoni riadattate, tutte in perfetto stile jazz. Persino il motivetto che fa da sfondo al castello, nella clip della casa di produzione Walt Disney Pictures, si attiene a questa linea guida, un aspetto, a parer mio, azzeccato. Per quanto riguarda le traduzioni italiane delle canzoni originali, invece, rimaniamo sempre un po' a bocca asciutta, cosa che ormai negli ultimi live-action abbiamo visto essere una triste regola. Quella che si conferma essere la più bella è proprio l'unica le cui parole non sono state modificate, sto parlando ovviamente di Dolce Sognar, canzone che accompagna la scena più iconica del film.


In conclusione, ciò che rimane è una grande storia che farà appassionare ancora una volta i grandi ma soprattutto i piccini. Un remake che spinge molto sul concetto di famiglia, come anche l'estratto su Disney+ cita: "[...] insieme scopriranno l'importanza di avere una casa". Ecco perchè nei titoli di coda troviamo una scritta che incita all'adottare cani abbandonati.


Mi chiedo quindi infine se questo rifacimento del classico, già perfetto di suo, fosse realmente necessario. Questa domanda ce la siamo già posta con tutti gli altri live-action che la nostra amata Disney sta sfornando con tanto ardore nell'ultimo periodo, ma forse questa volta è diverso. Non per il film in sè, che fa sognare nonostante tutto, ma piuttosto la trovata di distribuzione che destina questo film alla piattaforna Disney+ e non alla sala cinematografica, e che quindi ne permette la visione in maniera "quasi" gratuita.


P.s: Purtroppo alla voce "Extra" del live-action di Lilli e il Vagabondo Disney+ non propone nessun contenuto speciale, ma è tutta un'altra storia per il classico del 1955, dove troviamo diverse scene tagliate e un contenuto di 9 minuti su Walt Disney e i suoi amati cani, diverse storie che hanno l'aria proprio familiare...


Walt Disney, sua moglie Lilly e il loro primo cane Sunny.

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